Gazprom ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con risultati molto positivi. Il colosso dell’energia russa ha infatti dichiarato di aver concluso il periodo in questione con risultati superiori al consensus dei principali analisti di mercati: il merito va (anche) attribuito alla rivalutazione del rublo, e – ovviamente – alle altre voci che hanno contribuito a spingere gli utili a 7,7 miliardi di euro, su livelli pressochè doppi rispetto a quanto conseguito nel corso dello stesso periodo dell’anno precedente.
Ad ogni modo, non tutte le considerazioni espresse dal top management sembrano conferire una connotazione positiva. È ad esempio vero che – a fronte dell’esplosione degli utili – le vendite del gas in Europa continuano a calare, mentre quelle in Russia rimangono su livelli di stabilità. Ancora, il terzo trimestre giunge come un’inversione di tendenza di un primo semestre non certo soddisfacente (vedi anche Eni trimstrale positiva e scoperta in Mozambico).
Complessivamente, il terzo trimestre dell’anno fiscale 2012 si è chiuso con utili pari a 305 miliardi di rubli (circa 7,6 miliardi di euro), per un risultato superiore alle attese degli analisti (che si attendevano 302 miliardi di rubli) e – come già anticipato – praticamente doppio rispetto ai profitti registrati nel terzo trimestre del 2011. In crescita – sempre nel corso del terzo trimestre fiscale – anche il volume dei ricavi, salito nel trimestre del 18 per cento a 1.121 miliardi di rubli (27,8 miliardi di euro), oltre le attese degli analisti (vedi anche Enel e la strategia per ridurre il debito: forse in vendita anche la rete).
Tuttavia, per i primi nove mesi del 2012 – complice un primo semestre deludente – Gazprom ha registrato utili in calo del 12 per cento a 813,7 miliardi di rubli (circa 20,2 miliardi di euro), con vendite in crescita di 2 punti percentuali a 3.351 miliardi di rubli (83,1 miliardi di euro).
Le consegne di gas dal gruppo all’Europa sarebbero infine cresciute di 4 punti percentuali in termini finanziari, ma in calo di 3 punti percentuali in termini di volumi (111,4 miliardi di metri cubi). Nel mercato russo, vendite stabili in termini di prezzi, ma in calo di 6 punti percentuali in termini di volumi (183 miliardi di metri cubi).