Morgan Stanley aumenta target price a 7 banche italiane

 La banca americana Morgan Stanley è tornata ad occuparsi del settore bancario taliano, che negli ultimi tempi ha dimostrato una grande forza in borsa e un certo fermento per ciò che concerne le emissioni obbligazionarie. Secondo gli specialisti della banca d’affari statunitense c’è ancora molto valore inespresso nelle grandi banche italiani, che trattano a sconto rispetto al loro net asset value (NAV). La situazione sta migliorando sempre più nelle ultime settimane, grazie alle buone condizioni del mercato del funding e al deciso calo dello spread.

Secondo quanto affermano gli analisti di Morgan Stanley, lo scenario peggiore sembra ormai essere stato scongiurato grazie a un più basso costo del capitale, a un migliore accesso al mercato dei bond e al calo della concorrenza per ciò che concerne i depositi. La banca americana ritiene che gli istituti di credito del Belpaese siano ormai indirizzati verso un percorso di normalizzazione degli utili, anche se i tempi previsti da Morgan Stanley sono abbastanza lunghi, ovvero da qui al 2015.

MPS NELLA BUFERA PER SCANDALO DERIVATI

Morgan Stanley ha così aumentato il target price di molti istituti di credito di medio-grandi dimensioni e in certi casi anche il rating. In particolare è stata ampiamente promossa Unicredit, che viene giudicata con un rating “overweight” (sovrappesare le azioni in portafoglio). La precedente valutazione era, invece, “equalweight” (pesare correttamente). Alzato anche il target price, che passa a 5,5 euro da 3,5 euro. Grazie all’upgrade di oggi ricevuto da Morgan Stanley, le azioni della banca di Piazza Cordusio sono salite fino a 4,57 euro, sui livelli più alti da febbraio 2012.

BANCHE ITALIANE: NUOVI GIUDIZI DA SOCGEN

Morgan Stanley ha migliorato il prezzo obiettivo di Intesa Sanpaolo a 1,8 euro da 1,25 euro, confermando il rating “equalweight”. Su Banca Mps viene indicato un target price di 0,25 euro, in crescita rispetto a 0,2 euro della precedente valutazione (rating invariato a “underweight”). La banca americana ha anche alzato il target di Mediobanca (5,5 euro da 3,2 euro), Ubi Banca (3,7 euro da 2,4 euro), Banco Popolare (1,36 euro da 0,9 euro) e Bca Pop Milano (0,35 euro da 0,25 euro).

Lascia un commento