L’Antitrust sta osservando “con preoccupazione” la mancata realizzazione del programma di potenziamento della rete elettrica da parte di Terna. Nell’ipotesi in cui non siano rispettati i tempi previsti dal piano, non si escludono penalità. Ad ogni modo, la “colpa” non sembra essere (solo) di Terna, visto e considerato che le lungaggini degli iter amministrativi e burocratici stanno producendo seri pregiudizi al regolare sviluppo delle opere della società guidata da Flavio Cattaneo.
“L’Autorità” – si leggeva poco fa in una nota dell’Antitrust – “da molti anni osserva con preoccupazione che, per un insieme articolato di motivazioni (alcune direttamente riferibili ai costi della governance multilivello), il completamento del piano di potenziamento della rete di trasmissione nazionale da parte di terna non viene a compimento”(vedi anche Enel nuovo codice di vendita).
Nella sua segnalazione al ministro dello sviluppo economico, l’Autorità sottolinea altresì “l’importanza, anche sotto il profilo concorrenziale, del perseguimento delle opere di potenziamento della rete di trasmissione e di risoluzione delle congestioni, anche attraverso una efficace e rigorosa applicazione della norma che ha previsto un sistema di pianificazione degli investimenti del gestore di rete Terna e di controllo da parte dell’autorità per l’energia, da attuarsi rispettando comunque il principio di separazione proprietaria tra la trasmissione e la generazione elettrica”.
Di qui la precisazione di dover rispettare i tempi di sviluppo sopra ricordati e, di conseguenza, contribuire al raggiungimento dell’obiettivo della riduzione dei prezzi. L’Antitrust anticipa la possibilità di applicare misure severe in caso avverso, sottoponendo alla valutazione del ministro “la possibilità che la Sen (strategia energetica nazionale, ndr) individui indirizzi, che trovino poi l’attuazione dell’autorità per l’energia, che prevedano anche la presenza di misure di penalizzazione dei ricavi di terna, qualora le opere previste non entrino in funzione nei tempi prospettati” (vedi anche Gestori di fondi puntano sulle borse per il 2013).
“Negli ultimi cinque anni” – affermava una nota societaria a proprio riguardo – Terna “ha sviluppato in maniera significativa la rete elettrica”, ribadendo altresì come sia stata la stessa Autority a sottolineare come “la politica di incentivazione degli investimenti adottata dall’Autorità ha indotto un rapido e sostanziale incremento degli investimenti annui, in particolare sulla rete di trasmissione nazionale”.