Mps ecco perché la banca non fallirà

 Negli ultimi giorni è aumentata la pressione sui titoli Mps, tanto che il costo delle polizze per assicurarsi dal possibile default della banca è volato su livelli record per il sistema bancario italiano. Molti correntisti si interrogano sui rischi che corrono i propri risparmi, ma le maggiori preoccupazioni arrivano per coloro che hanno investito in titoli emessi dalla banca. Non tutti rischiano allo stesso modo, ma la domanda-ciave resta sempre la stessa: la banca fallirà o sarà salvata? Innanzitutto c’è da dire che il rischio fallimento è davvero minimo.

Mps è una banca a rischio sistemico, la più antica del mondo, la terza più grande in Italia per capitalizzazione e tra le maggiori in Europa. A Rocca Salimbeni non considerano nemmeno il rischio di colare a picco. D’altronde non è successo alle banche irlandese, portoghesi e greche, che erano in situazioni decisamente peggiori, e nemmeno alle banche spagnole che sono state salvate con interventi mirati del fondo salva-stati Esm e dal governo spagnolo.

MPS: AUMENTA RISCHIO FALLIMENTO

Certo l’occultamento di perdite da centinaia di milioni di euro per operazioni in derivati finanziari e in titoli tossici ha alzato un polverone, che rischia di minare la credibilità non solo della banca senese ma dell’intero sistema bancario italiano. Inoltre, preoccupa il connubio banche e potere politico, mentre la magistratura sta cercando di individuare le responsabilità e i reati commessi dal vecchio management della banca toscana. I voti assegnati dalle agenzie di rating sono molto bassi e collocano il Monte dei Paschi di Siena tra gli emittenti bancari più rischiosi in Italia e in Europa.

BANCHE ITALIANE: PERDITE SU DERIVATI OTC A 32 MILIARDI

Ma chi è che rischia di più? Se per conti correnti e conti deposito vincolati il rischio è prossimo allo zero, i titolari di azioni, bond e titoli strutturati restano col fiato sospeso. La maggior parte delle banche d’affari valuta le azioni Mps tra 0,25 e 0,15 euro. Per i bond il rating è “junk” (spazzatura), ma i rischi non sono tutti uguali. A rischiare meno sono i possessori di covered bond e senior bond, mentre il rischio aumenta per i titoli cartolarizzati (tra cui gli ABS), ma soprattutto per i bond subordinati Lower Tier 2 e Upper Tier 2.

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