Secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato di Banca Mps, Fabrizio Viola, l’istituto di credito di Rocca Salimbeni non correrebbe ulteriori rischi nel bilancio dopo aver già effettuato svalutazioni per perdite sui derivati per 730 milioni di euro. Viola sta provando a rassicurare gli investitori sulla trasparenza delle operazioni del nuovo management della banca senese, prendendo invece le distanze dagli ex vertici che tra l’altro sono stati accusati di associazione a delinquere. A Piazza Affari il titolo Banca Mps guadagna il 4,77% a 0,2415 euro.
Secondo quanto affermato da Viola, “si è conclusa la fase delicata degli ultimi mesi”. Il management ha fatto chiarezza nei conti di Mps per quanto riguarda l’area finanza, ovvero quella che presentava maggiori punti di criticità visto che in passato erano state imbastite operazioni ad alto rischio con alcuni broker stranieri. Secondo Viola in una banca dalla grande tradizione commerciale come Mps, l’area finanza deve avere un peso marginale. Le operazioni sui derivati finanziari hanno portato a svalutazioni per oltre 700 milioni di euro.
Viola ha commentato le tre operazioni finite sotto accusa e nel mirino degli inquirenti, sottolineando come fossero diverse tra loro. L’ad di Mps ha dichiarato che “Alexandria e Santorini sono operazioni nate negli anni passati e poi ristrutturate per farne degli asset swap”, che hanno per oggetto titoli presenti nel portafoglio della banca. Nota Italia fu stipulato nel 2006 e incorporava un derivato con vendita di protezione dal rischio-Italia. Intanto, stamattina gli analisti di Mediobanca hanno avanzato l’ipotesi di una possibile integrazione tra Mps e Bnp Paribas con sinergie potenziali da un miliardo.
Secondo gli esperti della banca di Piazzetta Cuccia, la banca francese potrebbe presentare un’offerta carta contro carta con un premio del 15% rispetto ai prezzi attuali. Secca la smentita di Viola, che ha affermato di non volersi distrarsi con possibili matrimoni. Intanto Banca Akros ha alzato il rating a “hold” da “reduce” con target price che sale a 0,23 euro da 0,22 euro.