Quando mancano poco più di due settimane alle elezioni politiche italiane (24 e 25 febbraio 2013), dall’ultimo sondaggio Ipsos per Il Sole-24 Ore emerge che il distacco tra la coalizione di centro-destra, guidata da Silvio Berlusconi, e quella di centro-sinistra, guidata da Pier Luigi Bersani, continua a ridursi, tanto che in tre settimane il gap è stato praticamente dimezzato. La coalizione capitanata da Pd-Sel è quasi al 35% dei voti alla Camera dei Deputati, mentre Pdl-Lega e alleati sono al 28,3%. Il distacco è ora di 6,6 punti percentuali.
Secondo Ipsos, due settimane fa il divario era di 10,8 punti per cui Silvio Berlusconi ha recuperato ben 4,2 punti percentuali. A fine ottobre 2012 il distacco era addirittura superiore a 12 punti. Tuttavia, secondo altri sondaggi il divario tra le due principali coalizioni politiche impegnate in questa tornata elettorale sarebbe addirittura minore e in certi casi si parla addirittura di un gap inferiore al 4%. Il recupero di Berlusconi è evidente, probabilmente favorito dal recupero di molti elettori indecisi che lo avevano abbandonato qualche mese fa.
► BERLUSCONI VUOLE RIMBORSARE L’IMU
Secondo gli esperti il recupero totale appare ancora difficile, considerando che quasi il 70% del campione dell’indagine Ipsos ha risposto alla domanda sul voto. Molto dipenderà dall’affluenza alle urne, che nel 2008 raggiunse l’80% ma che ora è attesa in netto calo. Ciò vuol dire che al momento ci sono poco meno di 5 milioni di elettori potenzialmente conquistabili, ma Berlusconi dovrebbe convincere più della metà di queste persone per ottenere la maggioranza alla Camera. L’impresa sembra davvero difficile, ma chiaramente non impossibile.
► CALO SPREAD NON E’ MERITO DI MONTI SECONDO FT
Dietro alle due maggiori coalizioni si piazza il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che continua a ottenere consensi dopo una fase di appannamento. Ora M5S ha un consenso del 15,8%, più della coalizione di Centro guidata da Mario Monti (che comprende anche l’Udc di Casini e Fli di Fini) che invece è al 15,3%. In leggera crescita anche Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia, che è al 3,7% (più o meno la stessa percentuale di Sinistra Arcobaleno del 2008).