Telecom Italia sembra essere pronta a svalutare gli avviamenti di alcune attività italiane per un controvalore compreso tra 2 e 4 miliardi di euro. Il gruppo telefonico guidato da Franco Bernabè aveva già svalutato l’avviamento domestico per 7,3 miliardi di euro nell’esercizio 2011, a causa della crisi economica nazionale e per i parametri di valutazione più stringenti. La decisione definitiva dovrebbe arrivare con la riunione del consiglio di amministrazione del 18 febbraio, durante il quale si dovrebbe anche arrivare alla vendita della controllata TI Media a Clessidra.
Se Telecom Italia procederà effettivamente con le svalutazioni del goodwill, l’utile netto 2012 sarà azzerato o comunque ci sarà la possibilità di chiudere l’esercizio in perdita (secondo gli analisti finanziari di Banca Imi, è possibile un passivo da 2 miliardi di euro). Tuttavia, nonostante le svalutazioni, il dividendo non sarà toccato. Dopo la decisione di dimezzare il dividendo per il triennio 2013-2015, non ci saranno rettifiche in caso di svalutazioni.
Infatti, Telecom Italia può contare su 9 miliardi di euro di riserve in cassa. Secondo Banca Imi la svalutazione del goodwill è necessaria. Fino ad oggi viene stimato un avviamento pari a circa 36,8 miliardi di euro nel bilancio di Telecom Italia, dovuto principalmente dalla fusione con Tim. Secondo gli esperti di Intermonte e Kepler, il dividendo è in salvo proprio grazie alle elevate riserve. Kepler ha ribadito la sua raccomandazione a “buy” sul titolo Telecom Italia, con target price fissato a 1 euro. Oggi le azioni del gruppo telefonico perdono l’1,75% a 0,619 euro. Intermonte, invece, ha confermato il rating “outperform” (farà meglio del mercato).
Secondo gli esperti di Equita Sim, l’ipotesi della svalutazione degli avviamenti delle attività domestiche sembra ragionevole e senza alcun impatto sul dividendo. Gli analisti della sim milanese continuano a suggerire di tenere le azioni in portafoglio, con target price a 0,78 euro. Banca Akros, invece, consiglia di accumulare le azioni Telecom in portafoglio con target a 0,8 euro. Intanto, ieri Standard & Poor’s ha messo il rating BBB sotto osservazione per un possibile downgrade.