Altre brutte notizie per Groupon, che ha chiuso l’ultimo trimestre fiscale in perdita. La società, subito dopo la pubblicazione dei dati economico finanziari relativi agli ultimi tre mesi, ha dovuto fare i conti con una risposta molto negativa da parte dei mercati finanziari, che hanno nettamente punito l’evoluzione della situazione societaria, andando a gravare in maniera molto significativa sulle quotazioni nelle ore successive alla nota con la quale venivano ufficializzati gli elementi statistici.
Basti considerare, a titolo di cronaca, come nel corso dell’afterhours che ha fatto seguito alla diffusione dei numeri trimestrali, la società abbia dovuto fare i conti con un crollo di quasi 25 punti percentuali. Ad ogni modo, veniamo ai numeri di periodo (vedi anche Indagine SEC su Groupon).
A spiccare è certamente il risultato determinato dall’ultima riga di conto economico, con una perdita netta che nel periodo ora oggetto di considerazione è ammontata a 81,1 milioni di dollari, pari a 12 centesimi per azione. Il risultato negativo era largamente atteso dagli analisti, oramai abituati a fare i conti con il colore rosso della parte finale del conto economico, ma ciò che non ci si attendeva era certamente il netto peggioramento rispetto ai – 65,4 milioni di dollari della stessa parte dell’anno precedente.
Gli analisti scommettevano invece su un miglioramento di tali condizioni fondamentali da parte di Groupon, auspicando il contenimento del risultato netto negativo a un passivo per azione pari a 2 centesimi (vedi anche Groupon: successo immediato a Wall Street).
Per quanto concerne la parte alta del conto economico, invece, Groupon ha ammesso di aver chiuso l’ultima parte del 2012 con ricavi in crescita a 638,3 milioni di euro. Anche in questo caso, i dati conseguiti dalla società – tra i massimi leader del couponing online – hanno deluso gli analisti, con la maggior parte degli osservatori che auspicava un giro d’affari superiore ai 640 milioni di dollari.