Truffe decennali nell’area finanza Mps

 Nell’area finanza di Monte dei Paschi di Siena le truffe andavano avanti da almeno 10 anni. Ad affermarlo un articolo apparso su Il Sole 24 Ore, a firma di Sara Monaci, secondo cui la procura di Siena, che sta indagando sull’istituto di credito toscano, starebbe valutando che le prime operazioni dalle quali il gruppo di manager avrebbe tratto profitti illeciti sarebbero state compiute già prima dello scudo fiscale del 2002.

“Un periodo piuttosto lungo” – ricordava la giornalista sul quotidiano – “grazie al quale Gian Luca Baldassarri, responsabile dell’area finanziaria di Mps, e il suo vice Alessandro Toccafondi, avrebbero accumulato una trentina di milioni, sequestrati dal nucleo valutario della Guardia di finanza. Milioni perlopiù portati all’estero e poi fatti rientrare con lo scudo fiscale, servendosi della società bolognese Galvani. Alla loro organizzazione criminale si sarebbero aggiunti anche Fabrizio Cerasani, David Ionni e Luca Borrone, tre broker esterni alla banca. Il primo è socio fondatore e direttore della Enigma di Londra e legale rappresentante in Italia, mentre il secondo sarebbe un suo collaboratore. Ad entrambi sono stati sequestrati circa 7 milioni tra contanti e titoli, mentre a Borrone 210mila euro” (vedi anche Soluzioni crisi Monte Paschi di Siena).

Ne consegue che tutti i 5 manager sono accusati di truffa e di associazione criminale, mentre Baldassarri risulta coinvolto anche per ostacolo alla vigilanza, visto e considerato che – secondo gli inquirenti – avrebbe collaborato con i due principali accusati (l’ex dg Antonio Vigni e l’ex presidente Giuseppe Mussari) per tenere nascosto – con la responsabilità dei vertici – il contratto che collegava al prodotto strutturato stipulato con i giapponesi di Nomura, “Alexandria“.

La procura sta anche valutando se i manager avessero agito sotto “lo sguardo distratto” di altri manager o se magari qualcun altro se ne fosse accorto e avesse usufruito di qualche vantaggio. Non è pertanto escluso che la neo ribattezzata “banda del 5%” possa allargarsi ad un giro di persone più ampio (vedi anche Mps nessun altro rischio in bilancio secondo ad Viola).

 

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