Il Corriere della Sera, il prezzo più pregiato della società Rcs, sta per dirigersi verso un periodo di spending review piuttosto significativo. Stando a quanto affermato su alcuni quotidiani concorrenti, infatti, la strategia di riduzione dei costi dovrebbe essere condotto in prima persona dal direttore Ferruccio de Bortoli, e si aggirerà intorno ai 15 milioni di euro, con un abbattimento netto degli oneri generali che riguarderà ogni area e ogni settore di attività.Tuttavia, la politica di tagli non sarà prettamente orizzontale, visto e considerato che – precisava il quotidiano Milano Finanza – i tagli non riguarderanno i ridimensionamenti del formato del giornale, né la chiusura delle varie edizioni locali, lanciate nel corso degli ultimi anni (vedi anche Rcs ecco il piano strategico dell’ad Jovane).
Insomma, la politica dei tagli (ampiamente preannunciata) sembra essere indirizzata verso un contesto id mantenimento della posizione concorrenziale del quotidiano, in un contesto sempre più competitivo e sempre più difficile (riuscirà il quotidiano a mantenere gli stessi margini del 2012?). Tra le voci di costo maggiormente gettonate per essere oggetto di riduzione, dovrebbero figurare alcuni valori in grado di consentire al giornale di mantenere un ebitda vicino ai 40 milioni di euro, in linea con quello dell’anno precedente, ma contro i 100 milioni di euro del 2010 e i 70 milioni di euro del 2011.
Per raggiungere questo risultato, tuttavia, la società di via Solferino dovrà cercare di recuperare investimenti pubblicitari (calati del 30 per cento a gennaio) e spingere sulla diffusione cartacea e digitale del quotidiano, che a febbraio – come i concorrenti – ha potuto beneficiare del periodo pre e post elettorale.
Potrebbero comunque non mancare le sorprese: la riorganizzazione di Rcs sembra essere solamente all’inizio e, pertanto, non sono escluse manovre anche inattese da parte del top management del gruppo editoriale.
Vedremo, nel corso delle prossime settimane, quali saranno le novità in casa Rcs.