È stata lanciata oggi, e terminerà il prossimo 27 marzo 2013, l’offerta pubblica di vendita e sottoscrizione delle azioni Moleskine. La società produttrice del noto taccuino (il portafoglio prodotti e servizi include tuttavia un’ampia gamma di alternative) cerca così il grande salto sui mercati regolamentati, forte di un appeal internazionale sui consumatori che auspica di rilanciare anche per i prossimi anni grazie alla transazione Ipo ora in corso di esecuzione.
La finestra temporale utile per l’offerta pubblica di vendita e sottoscrizione delle azioni Moleskine avrà luogo tra il 18 e il 27 marzo, con sbarco sul mercato telematico di Borsa Italiana in programma per mercoledì 3 aprile. “Il gruppo produttore dei famosi taccuini e agende potrà arrivare ad avere una capitalizzazione massima di 562 milioni di euro (per un valore del gruppo di poco superiore a 600 milioni, compreso il debito finanziario netto). L’annuncio dei dettagli dell’ipo è arrivato nella serata di venerdì 15 marzo, insieme a quello del deposito in Consob il prospetto informativo” – ricordava il quotidiano Milano Finanza.
Più nel dettaglio, l’Ipo ha per oggetto 106,36 milioni di azioni e prevederà l’emissione sino a un massimo di 12 milioni di nuove azioni. Contestualmente, precisa ancora un approfondimento condotto da MF, è in programma “la vendita sino a un massimo di 94,36 milioni di azioni in portafoglio agli attuali azionisti, che sono i fondi Syntegra Capital (67,7% del capitale) e Index Ventures (15,2%), l’imprenditore Francesco Franceschi (10,6%) nonché il management (6,5%), guidato dall’amministratore delegato Arrigo Berni. Soltanto il 10% delle azioni oggetto dell’offerta sarà rivolta al pubblico indistinto, mentre il restante 90% sarà riservato a investitori istituzionali italiani ed esteri” (qui il gradimento degli investitori esteri sull’operazione Moleskine, in un nostro recente focus sul tema, che vi consigliamo di consultare).
Vedremo, nel corso delle prossime settimane, quali saranno i risvolti dell’operazione e l’accoglienza dei mercati regolamentati. L’impressione è che il momento non sia quello più propizio per un’operazione di tale approccio…