Giornata molto positiva in borsa per le azioni Mediaset, che a Piazza Affari mostrano un progresso del 4,74% a 1,636 euro. I prezzi sono saliti anche fino a 1,677 euro, toccando i livelli più alti delle ultime due settimane. A dare slancio al titolo in borsa è stato il report di Goldman Sachs, che ha alzato la propria raccomandazione a “neutral” dalla precedente valutazione “sell” (vendere le azioni). Il target price viene fissato a 1,7 euro per azione. Lo scorso 4 marzo il titolo era sceso a 1,451 euro, sui minimi da metà dicembre scorso.
Da quando nel dicembre scorso la banca d’affari newyorkese aveva inserito Mediaset nella propria “sell list”, ovvero nella lista di azioni da vendere, il titolo ha perso il 20% contro una media del settore europeo che invece ha guadagnato il 26%. Gli esperti della banca americana continuano a intravedere rischi nel mercato della raccolta pubblicitaria in Italia, che anche nel bimestre gennaio-febbraio è attesa in deciso calo. La flessione viene stimata intorno al 20%.
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Il settore dei media continua ad essere caraterizzato da una forte competitività. Nonostante lo swith-off analogico-digitale sia stato finalizzato soltanto lo scorso luglio, lo share risulta sempre più frammentato. Il gruppo del Biscione continua a perdere punti. In particolare, Canale 5 ha perso il 10% su base annua: si tratta di un risultato peggiore rispetto a quello evidenziato nel 2010 e nel 2011. La banca d’affari americana ha poi tagliato le stime sull’advertising del 7% nel 2013. La precedente stima era migliore, con una flessione attesa nell’ordine del 4,5%.
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Per il 2014, invece, sono state alzate leggermente le stime, in quanto è attesa una ripresa della crescita economica in Italia. Secondo gli esperti di Goldman Sachs, la società televisiva di Cologno Monzese effettuerà un taglio di costi superiori alle stime fornite dal management. La banca americana si aspetta tagli per 270 milioni di euro, Mediaset ha fornito una stima di 250 milioni. Goldman Sachs ha deciso di migliorare sia il rating che il prezzo obiettivo (1,7 euro da 1,3 euro).