Nel primo trimestre del 2013 l’oro non ha di certo brillato e solo negli ultimi giorni è riuscito a rivedere quota 1.600 dollari, dopo che a fine febbraio scorso era avvenuta una rovinosa discesa fino a 1.555 dollari. La debolezza del metallo giallo ha spinto molti broker a rivedere al ribasso le loro stime. L’oro sarà a 1.350$ nei prossimi 5 anni secondo Société Générale, ma anche altre banche d’affari hanno tagliato le loro previsioni. Tuttavia, c’è anche chi va controcorrente. Secondo Graham Tuckwell di Etf Securities, l’oro salirà fino a 4.000$ l’oncia.
Il presidente di Etf Securities fu il primo a lanciare dieci anni fa un Etf sull’oro fisico in Australia. Oggi prodotti simili sono quotati su 31 borse mondiali con asset in gestione per 147 miliardi di dollari. Tuttavia, dall’inizio dell’anno è avvenuta un’ondata di riscatti, superiore alle 140 tonnellate d’oro. Secondo Tuckwell è solo una battuta d’arresto passeggera e non un’inversione di tendenza. Dall’inizio del 2013 Etf Securities ha subito riscatti per 700 milioni di dollari, ma ha registrato 2 miliardi in entrata.
L’esperto ritiene che la crisi dei mercati e dell’economia reale continuerà ad essere grave nei prossimi anni. Tuckwell sottolinea che “i governi non hanno la bacchetta magica, le banche centrali non possono continuare a sostenere l’economia ad infinitum, ci sono bombe ad orologeria come i cambiamenti demografici e la crisi delle pensioni e la gente si stancherà dell’altalena delle borse”. Secondo Tuckwell, non c’è alcun dubbio che la domanda di Etf su oro fisico resterà elevata nei prossimi anni.
Sebbene ci siano almeno 5 buoni motivi per non investire in oro nel 2013, l’inventore degli Etf sull’oro fisico ritiene che alla fine il metallo giallo evidenzierà nuovi clamorosi rialzi nei prossimi anni registrando nuovi record. Tuckwell che l’oro salirà a 4.000 dollari l’oncia, ma non dice in che tempi. L’esperto sottolinea che la crisi attuale sarà ricordata per lungo tempo come un esempio dei rischi legati agli asset cartacei. Tuckwell si aspetta che, dopo Cipro, la crisi del debito europeo colpirà un paese più grande ma preferisce non fare il nome.