Partenza positiva in borsa per le azioni Telecom Italia, che mostrano però solo un modesto rialzo dello 0,25% a 0,5905 mentre invece Piazza Affari guadagna più di un punto percentuale. Il titolo resta sotto i riflettori grazie alla possibile integrazione con 3Italia, che dovrebbe fornire un maggiore appeal speculativo in borsa. Anche se può sembrare una Telecom vicina a integrazione con 3Italia e scorporo rete, i nodi da sciogliere restano ancora molti soprattutto per ciò che concerne la possibile alleanza con i cinesi. La questione più spinosa del dossier resta senza alcun dubbio il prezzo dell’eventuale deal.
Inoltre, prima di arrivare a discutere di questo punto fondamentale, bisognerà comunque vedere se alla fine Telco deciderà di appoggiare l’ingresso di Hutchinson Whampoa nell’azionariato, quali garanzie chiederà il governo per questa operazione e se gli spagnoli di Telefonica saranno veramente pronti a non mettere paletti all’alleanza tra italiani e cinesi. Tra i vari broker, Equita Sim vede di buon occhio l’integrazione con H3G.
La sim milanese ritiene che l’integrazione “produrrebbe materiali sinergie industriali, la semplificazione dell’arena competitiva, il miglioramento del free cash flow, il rafforzamento dell’azionariato”. La sim è convinta che anche il titolo in borsa potrebbe beneficiarne, con potenziale upside del 40% dai valori correnti. Per ora gli specialisti di Equita confermano il loro giudizio “hold” (tenere le azioni in portafoglio), mentre il target price ha subito una revisione al ribasso del 15% a 0,67 euro (per le azioni risparmio il target price assegnato è 0,54 euro). Equita Sim si aspetta un inizio 2013 molto debole, in attesa di conoscere i risultati il prossimo 8 maggio.
Dopo che Telecom Italia riduce la perdita nel 2012, per quest’anno le stime di Equita Sim sull’ebitda sono state abbassate del 2,4% a 11,1 miliardi di euro, mentre quelle sull’utile per azione rettificato del 4% a 0,104 euro. La sim si aspetta un peggioramento del debito di circa 500 milioni a 28,5 miliardi di euro e maggiori pressioni dalle agenzie di rating, che potrebbero tener vivo il rischio di un rafforzamento patrimoniale. Secondo gli esperti di Equita Sim il rischio di un aumento di capitale non è ancora stato scongiurato.