La nuova ottava sui mercati finanziari sta sorridendo all’Italia, che beneficia della rielezione di Giorgio Napolitano a capo dello Stato. A Piazza Affari l’indice azionario FTSE MIB sale dell’1,93% a 16.065 punti, trainato soprattutto dai titoli finanziari che beneficiano della forte riduzione dello spread. Il differenziale di rendimento tra i titoli di stato italiani a dieci anni e i pari scadenza Bund tedeschi è ora a 285 punti base. Tuttavia, stamattina c’era stato uno spread sotto 280 dopo rielezione Napolitano a capo dello Stato.
La borsa di Milano è la regina d’Europa e sta spingendo al rialzo anche gli altri listini continentali. Nel pomeriggio Napolitano parlerà al Parlamento per chiarire le motivazioni alla base del secondo mandato consecutivo. Secondo quanto dichiarato da Francesco Garzanelli, economista di Goldman Sachs, “dopo molti momenti di incertezza sembra profilarsi il nostro scenario centrale, ovvero quello di un governo delle istituzioni”. Infatti, Napolitano dovrebbe avviare consultazioni rapidissime per formare nel giro di sette giorno un governo di larghe intese.
L’esperto della banca d’affari newyorkese sottolinea la buona intonazione del mercato dei Btp, ormai prossimo al test del rendimento del 4%. Garzanelli ritiene che lo spread Btp-Bund possa scendere fino a 275 punti base nel brevissimo periodo. Stamattina lo spread è sceso fino a 279,9 punti, sui livelli pre-voto. In forte calo il rendimento dei titoli biennali, con il rendimento crollato ai minimi di sempre. Garzanelli, però, sottolinea che “serve maggiore chiarezza sul tema delle riforme che il nuovo governo sarà effettivamente in grado di varare, insieme a concrete testimonianze di un’economia in fase di stabilizzazione dopo otto trimestri consecutivi di contrazione”.
Tuttavia, l’economia italiana va peggio di novembre 2011 e l’uscita fuori dal tunnel sembra essere ancora lontana. Ad ogni modo torna a sorridere la borsa milanese, guidata da Ubi Banca che sale del 5,09% a 3,096 euro. Seguono Generali Assicurazioni e Mediaset, entrambi con un progresso del 4,6%, poi Mediolanum con un rialzo del 4,4%. Bene Unicredit, che guadagna il 4,13% a 3,778 euro. Sull’Italia è meno ottimista Barclays Capital, che si aspetta un ritorno alle urne nella prima metà del 2014.