La Bundesbank torna ad attaccare il piano salva-euro della Bce, messo a punto tra fine agosto e inizio settembre 2012 attraverso il lancio del cosiddetto “OMT” (Outright Monetary Transactions), noto anche come scudo anti-spread. Ebbene, secondo il dipartimento affari legali della “Buba”, il piano salva-euro dell’Eurotower non sarebbe affatto necessario. Inoltre, se lo scudo anti-spread venisse realmente messo in pratica, ci sarebbe il pericolo di mettere a rischio il denaro dei controbuenti tedeschi e di violare i Trattati europei, che vietano il finanziamento monetario dei deficit pubblici.
La nuova offensiva dei “falchi” della Buba arriva a pochi giorni dall’attesa decisione della Bce sui tassi di interesse, che secondo molti analisti finanziari potrebbero essere abbassati almeno di 25 punti base per dare maggiore sollievo all’economia dell’eurozona. La Bce taglierà i tassi a maggio secondo Exane Bnp Paribas, ma nel frattempo deve guardarsi dall’attacco della Bundesbank, una delle banche centrali del Nord Europa maggiormente scettiche sull’unione monetaria.
Tra l’altro, la scorsa estate, il governatore Jens Weidmann era stato l’unico membro del Comitato Direttivo della Bce a votare contro il lancio del programma OMT, anche se poi la stessa Bundesbank aveva ammesso che era stata una mossa positiva in grado di calmierare i mercati in una delle fasi più turbolente degli ultimi anni per l’area euro. Le operazioni monetarie del piano OMT consistono nell’acquisto, da parte della Bce, dei titoli di stato dei paesi in difficoltà a causa degli alti rendimenti. L’intervento può scattare solo dopo una richiesta di aiuto al fondo salva-stati permanente ESM da parte di un governo ed è condizionato all’assunzione di una serie di impegni di politica economica.
Ora si aspetta la sentenza della Corte costituzionale tedesca, prevista per l’11 e 12 giugno prossimo, sulla possibilità che il piano OMT violi i Trattati europei. Mentre la Bundesbank chiede l’intervento dei giudici sul fondo salva-stati ESM e sul piano OMT, il governo tedesco ne prende le distanze sottolineando che non c’è alcuna violazione della Costituzione. Nel frattempo, in attesa delle prossime elezioni politiche tedesche in autunno, continua a ottenere consensi il partito Alternative fur Deutschland, che vuole l’uscita della Germania dall’euro.