Nonostante la debolezza del mercato azionario italiano mostrata nella giornata di ieri, il titolo Camfin resta molto tonico e sempre più sotto i riflettori in virtù delle speculazioni sul riassetto della holding che controlla anche il gruppo Pirelli & C. Il titolo è salito fino a 0,9095 euro sui livelli più alti degli ultimi tre mesi e mezzo, sfiorando il massimo più alto dell’anno posto a 0,918 euro. Secondo indiscrezioni di stampa, sarebbe sempre più vicino il lancio di un’offerta pubblica d’acquisto fino al 70% della holding.
Intesa Sanpaolo e Unicredit avrebbero già raccolto le risorse finanziarie necessarie per l’operazione sul capitale di Camfin, in attesa di conoscere la volontà della famiglia genovese Malacalza. All’Opa parteciperebbe anche il fondo di private equity Clessidra, che arriverebbe a detenere una partecipazione di grande rilevanza nella holding. L’obiettivo finale sarebbe quello di arrivare al delisting di Camfin da Piazza Affari, in modo tale da detenere una partecipazione diretta nel capitale di Pirelli.
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Resta, però, da sciogliere il nodo della governance. Venerdì scorso Vittorio Malacalza ha rassegnato le dimissioni dal consiglio di amministrazione di Pirelli, facendo così presagire a una difficile intesa con Marco Tronchetti Provera. Quest’ultimo ha comunque ribadito che quello che succederà in Camfin non modificherà la governance di Pirelli. Ad ogni modo, secondo gli esperti di Equita Sim, l’operazione si farà anche senza un accordo con i Malacalza, che potrebbe anche decidere di restare azionista mantenendo il 7% di Pirelli. Dopo il deal, i vari Tronchetti Provera, Clessidra e gli azionisti storici (Moratti, Alberto Pirelli) controllerebbero il 20% circa della Bicocca.
Si tratterebbe di una quota decisamente inferiore a quella del 45,5% del patto di sindacato in scadenza il 15 aprile 2014. Equita Sim non eslcude che alla fine il patto possa essere allargato anche ad altri soci, in modo tale da evitare pressioni speculative. Per quanto riguarda l’Opa su Camfin, gli specialisti di Mediobanca non scartano l’ipotesi di un’offerta a premio sul Nav senza ripercussioni sul titolo Pirelli. Gli analisti della banca d’affari indicano su Camfin un prezzo obiettivo a 1,02 euro.