Mediaset ha archiviato il bilancio d’esercizio relativo al primo trimestre del 2013 con risultati superiori alle stime del mercato, grazie soprattutto a un’attenta politica di contenimento dei costi in un contesto economico particolarmente sfavorevole per il settore dei media. Il gruppo televisivo di Cologno Monzese ha registrato un giro d’affari di 831,6 milioni di euro, in calo del 14,6% rispetto a dodici mesi prima. L’ebitda è sceso del 13,5% a 321,5 milioni di euro, mentre l’ebit è cresciuto del 38,7% a 53,4 milioni di euro.
L’utile netto del gruppo del Biscione è diminuito dell’8% a 9,3 milioni di euro, mentre l’indebitamento netto è risultato in calo a 1,584 miliardi di euro dai 1,713 miliardi di fine dicembre scorso. A Piazza Affari ieri le azioni Mediaset hanno perso il 2,88% a 2,16 euro, ma si confermano abbondantemente sopra la soglia psicologica di 2 euro e sui livelli più alti degli ultimi 15 mesi.
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Il deciso incremento del risultato operativo è stato possibile garzie al drastico taglio delle spese. In particolare sul mercato domestico sono stati risparmiati 140 milioni di euro. Complessivamente i costi sono diminuiti del 19% a 600,8 milioni di euro dai 742 milioni di euro del primo trimestre dello scorso anno. Il risultato operativo del business italiano è balzato del 91% a 34,6 milioni di euro da 18,1 milioni. L’utile della business unit italiana è più che triplicato a 4,2 milioni di euro da 1,3 milioni. E’ andata peggio, invece, a Mediaset Espana. La controllata spagnola ha visto i ricavi scendere del 9,8% a 196,6 milioni di euro.
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La raccolta pubblicitaria è scesa del 13,6%, mentre l’ebit è diminuito a 18,8 milioni di euro da 20,4 milioni. Pesante la flessione dell’utile, che scende del 41% a 12,5 milioni di euro. Per quanto riguarda il business italiano gli obiettivi restano confermati, ovvero la generazione di cassa e la profittabilità nel medio periodo. Inoltre, si continuerà a ridurre i costi, in linea con il piano triennale già annunciato tempo fa dal gruppo milanese.