Wall Street e la borsa di Francoforte quotano poco sotto i massimi storici. La borsa giapponese è stata fino a dieci giorni fa sui livelli più alti da cinque anni e mezzo. Londra e Parigi sono sui livelli pre-crisi. Tuttavia, non sono leborse dei paesi occidentali a mostrare le migliori performance in questi primi 5 mesi del 2013, bensì le piazze finanziarie del Medio Oriente. Escludendo il best performer in assoluto, ovvero la borsa di Accra (Ghana) che ha guadagnato il 49%, i rialzi più consistenti arrivano dal Middle East.
Da gennaio i rialzi maggiori sono stati, infatti, realizzati dall’indice Dfm Dubai della borsa di Dubai (+45,9%), dall’indice Kuwait Se Price della borsa del Kuwait (+37,7%) e dall’Adx General della borsa di Abu Dhabi (+35,4%). La piazza finanziaria mediorientale che attrae i maggiori flussi di denaro è Dubai, che attira soprattutto gli investitori domestici che sono convinti che il boom del listino arabo possa proseguire ancora per molto tempo.
► QUALI RISCHI PER LE BORSE MONDIALI DALL’INSTABILITA’ DI TOKYO?
L’indice di borsa del Dubai financial market è tornato sui massimi del 2008, ovvero quando iniziò un brusco declino delle quotazioni a seguito dello scoppio della bolla immobiliare. Oggi l’indice quota intorno a 2.366 punti, ma nel 2008 valeva quasi tre volte in più, ovvero 6000 punti. La distanza dai top è ancora più ampia se si pensa che il massimo storico è stato di 8.480 punti. Insomma, sembrerebbe proprio che i margini di upside peer la borsa dell’emirato arabo siano davvero importanti. La borsa sta ritornando in auge proprio grazie a immobiliare e banche, ovvero i due settori che favorirono il crollo 5 anni fa.
► RISCHIO BOLLE FINANZIARIE SUI MERCATI
Tra i primi 10 titoli del Dfm General Index di Dubai ci sono almeno 8 società che operano nel real estate o nei financial services, con rialzi che vanno dal 40% al 100%. L’ottimo andamento della borsa riflette i fondamentali economici in costante miglioramento. Il governo arabo stima che il pil crescerà mediamente del 4,6% tra il 2012 e il 2015. Oggi il rischio-paese è ai minimi storici, con i Cds sui bond governativi in area 200 bps. Dal 2014 Dubai, Abu Dhabi e il Kuwait potrebbero entrare ufficialmente nel novero dei “paesi emergenti”.