Telecom Italia dovrebbe dar seguito a uno spin off entro la fine dell’anno. Stando a quanto spiegato dal presidente esecutivo di Telecom Italia, Franco Bernabè, da una parte vi sarà l’Opac con la rete d’accesso, e dall’altra TiServiceCo, con tutto il rimanente business. Vediamo dunque quali sono state le principali considerazioni formulate dal top manager di Telecom dinanzi al Senato.
“Il nostro auspicio” – ha dichiarato Bernabè – “è che l’iter regolamentare possa concludersi entro fine 2013-inizio 2014, in modo da poter poi avviare tempestivamente l’operatività della nuova società (…) Siamo convinti che il progetto di separazione societaria della rete d’accesso avrà riflessi positivi per Telecom e per i suoi azionisti, ma soprattutto, per il nostro Paese che potrà beneficiare di un notevole rilancio degli investimenti in uno dei comparti più rilevanti per la modernizzazione”.
Sempre secondo le stime formulate da Bernabè, in Opac verranno trasferiti gli asset infrastrutturali non replicabili nel medio termine. La società avrà “circa 22mila dipendenti e una quota del debito sostenibile, alla luce del piano di investimenti e del ritorno atteso” (vedi anche scorporo Telecom difeso da Galateri).
Il top manager si è poi soffermato a sottolineare come il progetto del gruppo tlc italiano non abbia uguali al mondo (eccezion fatta quanto accaduto in Nuova Zelanda) e, com ricordato dal quotidiano Il Sole 24 Ore poche ore fa, “promette di assicurare la parità di accesso alla rete, ponendo sullo stesso piano tutti tutti gli operatori, incumbent compreso. Gli impegni saranno tradotti in obblighi regolamentari da parte dell’Authority: è questa, secondo il presidente Telecom, la miglior garanzia di governance del nuovo sistema”.
Con tali prerogative, la società auspica di poter attirare l’interesse di investitori di lungo termine: chiaro il riferimento alla Cassa depositi e prestiti e altri istituzionali privati, in grado di ampliare ulteriormente le risorse a disposizione della nuova società, e accelerare così il ritmo di realizzazione degli impieghi.