Giuseppe Rotelli ha venduto ulteriori 3,55 milioni di diritti di opzione sull’aumento di capitale di Rcs, conducendo in tal modo il totale dei diritti venduti a quota 9,65 milioni. Ad annunciarlo è una nota contenuta in un documento di internal dealing, riportata dal quotidiano Milano Finanza, che ricorda come all’imprenditore spettino 18,3 milioni di diritti, di cui 14,3 relativi alla quota controllata da Pandette, e il resto relativo al patto con il Banco Popolare.
Sempre secondo quanto annunciato dal quotidiano, “nei giorni scorsi, avendo deciso di non sottoscrivere l’aumento di capitale di Rcs pur avendo votato a favore dell’operazione in assemblea, aveva già ceduto 6,1 milioni di diritti dando il là alle voci di mercato secondo cui Diego Della Valle, azionista della società di via Solferino con l’8,7% fuori patto, fosse interessato a rilevare questi diritti, che gli consentirebbero di salire a circa il 22% del capitale del gruppo post aumento. Tra gli altri azionisti principali di Rcs che non sottoscriveranno la ricapitalizzazione e che quindi sono venditori di diritti figurano Italmobiliare per un 4% e i Benetton per un 4,8%” (vedi anche il nostro recente speciale sull’aumento di capitale garantito per 389 milioni).
Ancora sullo sfondo dell’aumento di capitale di Rcs e del futuro della compagine, John Elkann, presidente Fiat, si è detto molto fiducioso sul prosieguo della vita aziendale, e di esser stato celermente convinto a partecipare all’aumento di capitale: “La maggioranza degli azionisti, direi tutti salvo uno, hanno di fatto appoggiato il piano finanziario in assemblea” – ha dichiarato Elkann, facendo riferimento (nemmeno troppo implicito) alla posizione disomogenea di Diego Della Valle, che starebbe ancora riflettendo sul da farsi (probabile l’esercizio dei propri diritti sull’aumento di capitale, ma non l’incremento della quota). ha aggiunto Elkann, facendo implicito riferimento alla posizione critica di Diego Della Valle. Proprio l’imprenditore marchigiano, secondo alcune fonti finanziarie, starebbe riflettendo se esercitare i suoi diritti sull’aumento di capitale ma non di salire nel capitale.