Secondo quanto affermato dall’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Enrico Cucchiani, il proprio istituto di credito vanta una posizione patrimoniale estremamente solida e – pertanto – non necessita di alcuna ricapitalizzazione. In altri termini, e contrariamente a quanto accadrà per altre banche, Intesa Sanpaolo non sembra destinata a dover attraversare processi di aumento di capitale.
“Siamo ben preparati per l’asset quality review e per lo stress test. Ne usciremo davanti ad altri player. Siamo una delle banche più solide e meglio capitalizzate a livello europeo” – ha in particolar modo affermato il top manager, ricordando come i dati semestrali della banca abbiano chiaramente dimostrato il possesso di un common equity tier 1 pari all’11 per cento post dividendo, al di sopra di quanto indicato da Basilea 3.
Nonostatne queste ottime basi di partenza, l’amministratore ha segnalato come la banca continuerà comunque a focalizzarsi sulla solidità del bilancio, sul miglioramento del profilo di rischio, sull’efficienza e sulla crescita della compomente commissionale, al fine di far evitare all’istituto di credito aumenti di capitale, e assicurare una forte base di capitale che possa proteggere la propria capacità di distribuire dividendi.
“Non siamo interessati a un consolidamento puramente domestico perché crediamo che la nostra posizione in Italia sia già abbastanza forte, siamo la prima banca nel Paese e possiamo ottimizzare la nostra posizione così come siamo. Se ci sarà un consolidamento a livello europeo, però, dobbiamo essere preparati” – ha poi aggiunto Cucchiani parlando sulla possibilità di una crescita internazionale del gruppo, chiarendo poi che Intesa Sanpaolo non desidera partecipare al salvataggio di alcuna banca italiana.
“Noi siamo forti abbastanza da pensare che, in una competizione, usciremmo vincenti rispetto a molti altri concorrenti. Se e quando ci sarà una fase di consolidamento, noi saremo in una forte posizione negoziale. Al momento ci consideriamo un’opportunità di investimento attraente perché siamo solidi, abbiamo cassa e siamo un punto di ingresso interessante in Europa per gli investitori internazionali” – ha poi concluso il top manager.