Vivendi SA, società proprietaria della più grande compagnia di musica al mondo, ha fatto sapere che il suo profitto ha subito un calo di 13 punti percentuali, soprattutto a causa dei costi derivanti dalle acquisizioni nei suoi affari relativi alla telefonia e ai videogiochi. Il reddito netto modificato della società è sceso a 625 milioni di euro, mentre un anno fa era pari a 721 milioni di euro: ciò ha anche significato una previsione media errata degli analisti economici, i quali avevano stimato un profitto pari a 657 milioni di euro per la compagnia francese.
Il direttore generale di Vivendi, Jean-Bernard Levy, ha tentato di rafforzare tutti gli affari della società soprattutto attraverso i rilevamenti aziendali degli ultimi due anni, facendo in tal modo incrementare i guadagni dell’emittente televisiva Canal Plus e della compagnia telefonica marocchina Maroc Telecom. Secondo una fonte proveniente dalla stessa Vivendi:
Il declino subito nei profitti è stato principalmente influenzato dall’effetto sfavorevole provocato dai costi di integrazione provocati dagli affari intrapresi da Vivendi insieme a Neuf Cegetel.
Le vendite del terzo trimestre della compagnia, che ha sede a Parigi, sono salite del 20% raggiungendo quota 6,51 miliardi di euro. Per quanto riguarda la quotazione in borsa del titolo di Vivendi, quest’ultimo ha subito un rialzo di 3,4 punti percentuali, chiudendo a 20 euro alla borsa di Parigi. Le azioni della società hanno comunque perso il 46% del loro valore quest’anno. Solamente un mese fa, Levy aveva annunciato di non vedere all’orizzonte per Vivendi i segnali del rallentamento economico globale, confermando il suo ottimismo sul mantenimento della previsione di profitto per il 2008. Anche la società Activision Blizzard Inc., maggiore azienda al mondo per quanto riguarda la produzione di videogiochi, ha subito in questo mese una perdita di ben 108 milioni di euro: Activision era stata creata in luglio, quando Vivendi aveva proceduto all’acquisizione della sua partecipazione di controllo.