Ci si chiede se è propizio in questi mesi estivi tornare ad investire in obbligazioni estere. Stando a un’analisi di CorrierEconomia, per investire in valuta estera bisogna avere una buona propensione al rischio e la sua convenienza sta principalmente nella rivalutazione della moneta di riferimento. Abitualmente, quando si parla di valuta estera, si pensa al dollaro, allo yen, alla sterlina, dove convogliano le maggiori quantità di scambi con l’euro. Ma anche l’Europa, con la sua moneta unica, dà vantaggio, principalmente in riferimento alle corone nordiche.
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Quindi è giusto investire nelle valute straniere, ma, come consiglia CorrierEconomia, vanno scelti strumenti obbligazionari assegnatari di un notevole grado di affidabilità come quelli emessi da organismi sovranazionali, ad esempio la Banca europea per gli investimenti, da grandi aziende, come General Electric, o singoli governi, tra i principali protagonisti del mercato obbligazionario.
CorrierEconomia, sostiene che le emissioni denominate nelle quattro tipologie di corone, inclusa quella della repubblica ceca, non espongono a rischi elevati e possono raffigurare un comparto di protezione per i propri capitali investiti, in prospettiva futura. Anche se in questo momento i rendimenti dei titoli in corona possano sembrare minimi, la scommessa si gioca su una rivalutazione della moneta. I rendimenti potrebbero infatti salire, e di molto, fermo restante che l’euro si deprezzi, ma finoad oggi l’euro non si è deprezzato nonostante le nuove misure della Bce. Molto interessante l’investimento in rubli: il titolo con scadenza a fine dicembre del 2014 dà il 7%. Per puntare su questo prodotto bisogna essere molto propensi al rischio. Buone anche le prospettive economiche della Svizzera.