“Vorremmo che per i consumatori la carta di credito diventasse normale, non una cosa che evoca le palme o le borse di Louis Vuitton” ha dichiarato Laura Cioli amministratore delegato di CartaSì. Il tutto per aprire la strada alla possibilità di cominciare a pagare sempre più con monete elettroniche ma stando attenti ai costi, perché, come evidenziato da un’analisi condotta da CorrierEconomia, i costi delle carte di credito sono alti: ad esempio, prelevare contante con la carta di credito costa oggi il 3,5%; il canone medio annuo è aumentato a 33 euro dai 31,8 dello scorso anno; e la commissione per le operazioni in valuta è di circa l’1,5%.
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Lo studio dell’Università Bocconi per CorrierEconomia, dice che oggi l’Italia rappresenta ancora il fanalino di coda nella emissione delle carte di pagamento, situandosi al 22mo posto su 26, dopo di Italia solo Ungheria (27), Romania e Grecia (7), Bulgaria (4). Dall’indagine Bocconi affiora che il canone annuo è stato azzerato nelle banche online Ing Direct e Iw Bank, è di 23 euro alle Poste e tocca gli 80 euro con American Express, i 50 con il Santander. Costi elevati anche per le carte della grande distribuzione, come Carrefour, Auchan, che toccano i 40 euro, mentre per Unicredit e Credem va tenuto conto anche il costo d’emissione della carta, che è rispettivamente di 10 e 5 euro.
Inoltre va considerata la commissione di anticipo contante, alta più o meno per tutte le banche visto che è considerata un’operazione di finanziamento, e che può arrivare al 4%, è al 3% per Bpm, mentre non fa pagare niente Findomestic.