I risultati del colosso informatico incoraggiano gli investitori a rientrare sull’azionario dopo lo scivolone della scorsa settimana. Il Dow Jones e’ avanzato dell’1.36% a 12778, l’S&P500 dell’1.09% a 1416, il Nasdaq ha guadagnato lo 1.57% a 2478. A spingere i listini al rialzo e’ stata la comunicazione dei risultati preliminari delcolosso informatico IBM (uno dei trenta componenti del Dow Jones); Il titolo e’ salito di oltre il 10% nel preborsa, per poi ridurre il rialzo giornaliero a +5.33%.
Nella scorsa settimana gli analisti avevano annunciato l’ingresso dell’economia Usa in una fase di recessione e La Federal Reserve aveva gia’ anticipato che ulteriori manovre di politica monetaria saranno intraprese per evitare che cio’ accada.
Ad alimentare il rialzo in effetti contribuisce la crescente attesa per la riunione del Board monetario della Federal Reserve in programma il 29-30 gennaio, nel quale si prevede un taglio dei tassi di mezzo punto, fino al 3,75%, secondo quanto già anticipato dal presidente Ben Bernanke. In ogni caso, la partenza dei listini newyorkesi apre una settimana delicata che offrirà segnali importanti sullo stato di salute della Corporate America (e dell’economia Usa in generale) con la diffusione dei dati di bilancio di colossi come Intel (+4,96% a 23,08 dollari), General Electric (+0,82% a 35,46 dollari) e, soprattutto, dei due grossi gruppi bancari in difficoltà per la crisi dei mutui subprime, Citigroup (+1,75% a 29,06 dollari) e Merrill Lynch (+2,34% a 55,99 dollari). Big Blue (+5,39% a 102,93 dollari).
Ad alimentare il rialzo in effetti contribuisce la crescente attesa per la riunione del Board monetario della Federal Reserve in programma il 29-30 gennaio, nel quale si prevede un taglio dei tassi di mezzo punto, fino al 3,75%, secondo quanto già anticipato dal presidente Ben Bernanke. In ogni caso, la partenza dei listini newyorkesi apre una settimana delicata che offrirà segnali importanti sullo stato di salute della Corporate America (e dell’economia Usa in generale) con la diffusione dei dati di bilancio di colossi come Intel (+4,96% a 23,08 dollari), General Electric (+0,82% a 35,46 dollari) e, soprattutto, dei due grossi gruppi bancari in difficoltà per la crisi dei mutui subprime, Citigroup (+1,75% a 29,06 dollari) e Merrill Lynch (+2,34% a 55,99 dollari). Big Blue (+5,39% a 102,93 dollari).
Primi scambi in calo sui listini europei, male i petroliferi mentre viaggiano in decisa controtendenza i tecnologici, per effetto contagio dei titoli tecnologici americani (+1,06% l’Eurostoxx di riferimento). A Milano lo S&P/Mib cede lo 0,05% a 37528 punti. Sul paniere principale in luce Saipem (+1,41%). In evidenza anche Enel (+1,01%), Snam R.G.(+1,04%) e Terna (+0,79%). Diversa situazione per Seat P.G. (-1,59%) e Prysmian (-1,45%).