Sono parole del responsabile per gli Affari economici e finanziari, Pierre Moscovici, il quale ha incontrato il ministro Pier Carlo Padoan con cui è in contatto quotidianamente, sostenendo questo lavoro fatto per far si che l’Italia esca dalla recessione.
Moscovici, inoltre, ha aggiunto che ogni sforzo deve essere intensificato e che il percorso è ancora agli inizi.
Tale spinta è essenziale per rilanciare la competitività dell’economia italiana, per uscire dalle difficoltà e rilanciare gli investimenti.
Le sue parole fanno il paio con quelle di Salvatore Rossi, direttore generale di Bankitalia che intravede segnali di crescita per il primo trimestre 2015 con un aumento del prodotto interno lordo italiano.
A seguito della nuova e più flessibile interpretazione delle norme del Patto di stabilità e crescita, la correzione del deficit italiano di quest’anno deve essere pari allo 0,25% anziché dello 0,5% precedente. La Commissione Ue ne terrà conto nella valutazione del programma di bilancio 2015 che farà all’inizio di marzo. “L’Italia beneficerà di tutte e tre le clausole della comunicazione, ovvero quella sulle riforme strutturali, quella sugli investimenti e quella sul ciclo economico”, ha concluso Moscovici.
Da Bruxelles e da Via Nazionale, dunque, arrivano cenni di incoraggiamento per Renzi e Padoan. Dopo le parole di Salvatore Rossi e di Pierre Moscovici Piazza Affari fa registrare una salita dell’1,69% a 19.580 punti, contro il +0,98% del Dax, il +0,35% del Ftse 100, il +0,68% del Cac 40 e il +1,24% dell’Ibex. A spingere il listino milanese sono i titoli bancari in scia alle ultime indiscrezioni secondo cui il governo potrebbe approvare domani una proposta di riforma delle popolari, abrogando l’intero articolo 30 del Testo unico bancario.