E’ l’Export a trascinare la ripresa dell’Italia durante questa prima parte del 2015. A rilevarlo è l’istat, affermando che, al netto dell’energia, la bilancia appare positiva per 5,5 miliardi.
Nel corso dei primi sei mesi dell’anno l’attivo raggiunge quota 18,5 miliardi e la crescita dell’export è del calibro del +5%. In confronto al mese precedente, il valore delle esportazioni è in lieve flessione (-0,6%), mentre le importazioni sono in rilevante aumento (+4,3%).
La flessione congiunturale dell’export, evidenzia l’Istat, è stata provocata dalla diminuzione delle vendite verso i mercati extra Ue (-1,9%), mentre quelle verso i mercati Ue (+0,5%) crescono. La riduzione delle esportazioni è estesa a tutti i principali raggruppamenti di beni, a eccezione dei prodotti intermedi (+0,3%) e dei prodotti energetici (+3,2%). La crescita dell’import, rispetto al mese precedente, coinvolge gli acquisti sia dai paesi extra Ue (+5,4%) sia da quelli Ue (+3,5%). L’incremento degli acquisti di beni strumentali (+8,1%) e di prodotti energetici (+5,3%) è particolarmente rilevante.
Durante il secondo trimestre 2015, la positiva dinamica congiunturale dell’export (+2,1%) è determinata sia dall’area Ue (+3,5%) sia, in misura più contenuta, da quella extra Ue (+0,4%). I prodotti energetici (+38,8%) e i beni di consumo (+4,0%) registrano l’espansione maggiore. Le importazioni aumentano, nel trimestre, del 4,6%, con incrementi sia dall’area Ue (+3,1%) sia, soprattutto, da quella extra-Ue (+6,7%). Crescono in particolare le importazioni di prodotti energetici (+14,4%) e di beni strumentali (6,8%).
Sempre nel mese di giugno, la crescita tendenziale del valore delle esportazioni (+9,4%) è determinata sia dalle vendite verso l’area Ue (+10,1%) sia da quelle verso l’area extra Ue (+8,7%). I valori medi unitari (+2,3%) e i volumi (+7,0%) risultano entrambi in aumento. Nello stesso mese, l’incremento tendenziale dell’import (+12,2%) è determinato dalla crescita degli acquisti sia dall’area Ue (+14,3%) sia dall’area extra Ue (+9,4%). La crescita tendenziale per entrambi i flussi, corretta per i giorni lavorativi (21 a giugno 2015 rispetto ai 20 di giugno 2014), è pari a +5,6% per l’export e +8,5% per l’import.