Rimane in calo la dinamica dei prestiti bancari a famiglie e imprese nel mese di gennaio: se nel complesso gl iimpieghi (che comprendono anche le amministrazioni pubbliche) aumentano dello 0,2% annuo, se si guarda la quota di finanziamenti a residenti in Italia nel comparto privato scendono dello 0,2% (contro -0,3% il mese precedente).
I soli prestiti a famiglie e imprese sono pari a 1.411,5 miliardi, sempre in gennaio, con una variazione annua pari al -0,5% (-0,05% nel dicembre 2015), “un valore tuttavia assai positivo in confronto al -4,5% del novembre 2013, quando aveva toccato un picco negativo, e che si è riportato sui valori di aprile 2012”.
Anche il primo tratto di 2016 conferma la dinamica forte delle nuove erogazioni di mutui per l’acquisto di immobili da parte delle banche italiane: hanno registrato un incremento annuo del 97,1% nel periodo gennaio-dicembre 2015. Secondo l’Abi, l’incidenza delle surroghe sul totale dei nuovi finanziamenti è pari al 31,6% circa. “La forte ripresa delle nuove erogazioni si sta riflettendo anche sul totale dei mutui in essere delle famiglie che ha registrato, a fine 2015, una variazione positiva dello 0,7% rispetto a fine 2014, confermando, pertanto, la ripresa del mercato dei mutui”, dice ancora l’associazione delle banche. L’incremento in questo comparto, ha sottolineato il vice-direttore generale Gianfranco Torriero è molto superiore rispetto al dato sui finanziamenti alle imprese (+11,6% annuo nell’intero 2015) sia per il basso livello dei tassi sia per la scelta delle famiglie di fare investimenti sull’immobiliare”, un trend che viene confermato anche “dai segnali sulle compravendite”. Per altro, i tassi sui mutui registrano un nuovo minimo storico con un 2,48%.