In Spagna il prossimo anno dal punto di vista economico sarà il peggiore da oltre cinquant’anni. Era il 1959, quando fu messa in opera il Piano di stabilizzazione in un paese che era praticamente rimasto fuori dagli aiuti del piano Marshall del dopoguerra e doveva fornteggiare una crisi economica senza precedenti con i suoi poveri mezzi. La previsione fosca è della Funcas, la fondazione delle casse di risparmio spagnole, e va ad aggiungersi a tutte le previsioni pessimistiche che ogni giorno si susseguono da parte di organismi ed autorità politiche ed economiche. Nel 2009 il pil avrà un decremento del 1,5%, peggiore del dato del -1% dell’ultima recessione nel 1993. Solo a metà del 2010 secondo gli esperti di Funcas la Spagna potrà vedere un pò di luce in fondo al tunnel, con una crescita negli ultimi due trimestri dello 0,5%.
Secondo le previsioni nel 2008 gli investimenti nel settore immobiliare caleranno del 10%, ma nel prossimo anno il crollo sarà superiore al 20% e nel 2010 di circa il 15%. Il tasso di disoccupazione nel 2010 arriverà al 18%, dal dato dell11,2% di oggi. Ma anche i conti pubblici peggioreranno sensibilmente considerando che il deficit passerà dall1,8% di oggi al 4,5% il prossimo per arrivare al 5,6% nel 2010. I sonsumi avranno nel prossimo anno una contrazione superiore al 2%. Malgrado gli sforzi del governo eprciò per gli econonimisti della Funcas la situazione economica spagnola nei prossimi due anni sarà durissima e ben peggiore di quanto previsto a Settembre prima del fallimento di Lehman Brotehrs. Questo operchè l’economia spagnola ha al suo interno delle debolezze strutturali che la rendono più debole rispetto ai propri concorrenti europei, prima fra tutte la sua troppo dipendenza al settore delle costruzioni, che è uno dei maggiormente colpiti dalla grave crisi economica. La Borsa spagnola dall’inzio della crisi ha perso oltre il 65% del suo valore registrando la peggior perfomance in assoluto dell’intera Comunita europea.
Sono preoccupato, desidero trasferirmi in spagna per viverci lavorndo,ma dalle ultime proiezioni viste ,sto’ perdendo un po’ di entusiasmo. alberto
fate conto che la situazione attuale in spagna e gia’ peggiore di quella raccontata nell’articolo.fate conto che la disoccupazione e gia arrivata al 20% rispetto al gia drammatico 18%previsto.alcuni economisti pensano che la spagna collassera’sotto l’inponente debito privato.di sicuro ne vedremo delle belle!
Dunque…gli spagnoli , con estremo provincialismo e superficialità, si vantavano tanto di aver superato l’Italia ( sul piano economico eccecc.). Era tutto su basi d’argilla. Avevano le pezze al culo fino a 15 anni fa, poi si sono gasati per un nonnulla…e ora sono tornati con le pezze al culo molto peggio di noi. Non hanno la nostra industria nè il nostro artigianato. Sono solo stati un po’ più furbi con il turismo. Ma restano sotto, eccome….
La prossima volta ci pensano 2 volte prima di sbandierarepresunti sorpassi! che popolo di provinciali nazionalisti!