Gucci è il marchio italiano più prezioso. Non è solo la borsa italiana a confermare questo dato, ma anche le ultime classifiche internazionali. Nella lista globale dei brand più famosi nel 2016 e quotati, infatti, il marchio Gucci si è collocato alla 53 esima posizione. Un risultato di tutto rispetto per lo storico marchio fiorentino del lusso che oggi costituisce il fiore all’occhiello del gruppo francese Kering.
La classifica in questione è stata redatta poco tempo fa da Interbands e ha riportato i 100 brand più famosi e quotati nel mondo. In questa lista però Gucci è riuscito a battere anche l’altro marchio italiano più apprezzato al mondo, Prada, che nel corso dell’ultimo anno ha perso il 12 per cento del suo valore attestandosi solo alla 83 esima posizione.
Il marchio Gucci invece, vive in questo periodo un momento di grande rinnovamento e di entusiasmo, cosa che potrebbe schiudere un vero successo internazionale. Il settore del lusso a livello globale soffre un po’ per lo strapotere dei titoli tecnologici, i colossi della nuova economia, come Apple, Google o Samsung, che si sono ritagliate le più alte posizioni a livello globale.
Ma il mercato del lusso è qualcosa di diverso dai beni di largo consumo e può avere un impatto differente sulla popolazione, con conseguenze sul posizionamento dei suoi brand più famosi. Gucci, quindi, almeno a livello italiano, non sembra temere rivali. Per 17 anni consecutivi si conferma infatti il brand italiano più famoso e quotato nel mondo con un valore di 9,38 miliardi di dollari.
Le fortune del gruppo Gucci sono in realtà cominciate in terra italiana. Negli anni ’90 infatti alla guida degli azionisti c’era Patrizio Bertelli, uno dei primi grandi nella fase che vedeva a capo del marchio il duo De Sole e Tom Ford. In seguito quella quota venne rivenduta al grande gruppo del lusso Lvmh che entrò in contesa con quella che oggi è diventata la Kering di François-Henri Pinault.