Lo spread tra i bond tedeschi e quelli italiani torna sotto i 180 punti, precisamente a 178, e il governo si appresta a rispondere in senato sul bilancio dello stato, alla richiesta di Bruxelles per una manovra aggiuntiva di quasi 3 miliardi e mezzo. Sono questi i fatti salienti per i conti pubblici italiani, anche se c’è chi ipotizza addirittura il commissariamento per il nostro paese. Voce, quest’ultima, più provocatoria che reale, visto che no c’è né l’interesse, né vi sono i margini, per un’azione di questo tipo, tra l’altro clamorosa, da parte dell’Unione Europea. Intanto la BCE ha annunciato, o forse è meglio dire confermato, la prosecuzione del programma di QE, dopo che anche la Federal Reserve ha mantenuto la sua prudenza, non volendo accelerare sui tassi di sconto americani. Positiva, ma cauta, anche la reazione delle borse, nonostante i motivi dell’euforia che avevano coinvolto Wall Street la settimana scorsa, sembrano non trovare conferma nei dati sull’economia americana. La banca centrale ha solo confermato il programma di rialzo graduale dei tassi, e non vuole fare strappi in un momento comunque delicato, anche se gli Stati Uniti, stanno dimostrando comunque una certa stabilità. Se il dollaro si è indebolito infatti, la disoccupazione è scesa leggermente, proprio come voleva il presidente Trump.