Nelle scorse settimane, il titolo Ubibanca aveva avuto un buon rialzo, in coincidenza con il via libera della Consob all’integrazione che non le altre banche del gruppo, oggi la notizia di un’accelerazione del piano industriale per l’incorporazione della Popolare di Bergamo, Banco di Brescia, Banca di Valle Camonica, Popolare di Ancona e Banca Carime, entro il 20 febbraio. Un’operazione decisa per rendere più veloce l’assorbimento e snellire il bilancio, che ha visto il 2016 chiudersi con un pesante passivo di circa 830 milioni proprio a causa di alcuni crediti deteriorati di cui la banca si è fatta carico. L’accelerazione dovrebbe portare ad un miglioramento del credito, con una qualità superiore, di cui la banca madre si farebbe carico anche sulle consociate. L’anno scorso infatti, Ubibanca ha registrato aveva registrato un utile di 116 milioni. Da giugno infatti, la banca ha contabilizzato tutti i crediti deteriorati, i contributi del Fondo straordinario e le svalutazioni del Fondo Atlante, e quindi prevede, una volta assorbite le perdite, un 2017 di normalizzazione per tutto il gruppo, dopo aver “normalizzato” il patrimoniale pagando lo scotto per quest’anno. Con un attivo patrimoniale in cui i crediti inesigibili sono stati isolati, la banca potrà vantare su una possibilità i credito migliore, e un rispetto dei vincoli decisamente più sicuro.