La Commissione Europea approva le correzioni che l’Italia intende apportare alla propria manovra finanziaria: ciò avviene nel momento in cui Bruxelles rende pubbliche le nuove previsioni economiche dell’Eurozona. Numeri importanti per gli stati membri.
Ed in particolare per l’Italia che deve tenere conto della differenza tra la realtà e le aspettative rispetto a ciò che stato concordato con la Commissione Europea. Vero è, ad ogni modo, che il ministro dell’Economia Pier Carlo Paodan si è impegnato a correggere ciò che non va bene lavorando di anticipo sulle misure da prendere: ed è per questo che nella parte che riguarda l’Italia il commissario europeo ha sottolineato che l’Europa ha preso nota in modo “positivo” delle correzioni in manovra per rientrare di quello 0,2% del PIL entro l’aprile 2017 necessario per evitare a tutti i costi la procedura di infrazione.
Dal canto suo inoltre, Bruxelles ha sottolineato che la commissione prenderà in considerazione ogni misura non appena “ saranno disponibili dettagli sufficienti a valutare le specifiche disposizioni che saranno promulgate“, sostenendo di fatto che la parola “ultimatum” da parte della UE non deve essere utilizzata visto che, parole del commissario Moscovici “stiamo discutendo in modo costruttivo e positivo” nonostante vi sia una spinta ad azioni repentine.
Contestualmente la Commissione conferma la stima di crescita per l’Italia nel 2017 (+0,9%) rivendendo allo 0,9% quella dello scorso anno rispetto allo 0,7% precedentemente espresso e sostenendo la possibilità di uno 0,11% per il 2018, sottolineando come la crescita italiana sia “stabile e modesta […] sostenuta dai bassi tassi di interesse e da una domanda esterna più forte” e che la stessa potrebbe essere più forte se si eliminassero le debolezze strutturali dovute a “incertezza politica e lento aggiustamento del settore bancario“.