Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan fa il punto sui cambiamenti richiesti in manovra all’Italia da parte dell’Unione Europea e pur sottolineando che il paese è al lavoro su questo, è bene che le politiche inizino a modificarsi un poco se si ha intenzione di scongiurare altre “Brexit”.
E’ una presa di posizione importante quella del ministro che, pur senza minacciare scissioni di sorta, sembra sottolineare come regole troppo severe e talvolta ingiuste possano portare gli stati a decidere in modo differente in alcune situazioni. L’Italia deve correggere sì i suoi conti entro aprile per scongiurare le procedure comunitarie sul debito ma questo non può andare sempre a discapito della situazione del paese. Il ministro Padoan è a Parigi per il Capital Markets Summit 2017 e non le manda davvero a dire:
Senza un drastico cambio di strategia dell’Unione europea c’è il rischio che la Brexit non rimanga un caso isolato, ma che ci siano altre uscite. [La brexit comporta] più rischi se l’Europa non sfrutta questa opportunità di rispondere alle domande dei cittadini con soluzioni europee e cioè più lavoro, più sicurezza, più welfare.
E’ impossibile infatti, a prescindere dalle polemiche inglesi relative al voto in patria, non notare come quella della Brexit non sia una soluzione perfetta per nessuna delle parti e che potrebbe avere delle ripercussioni molo gravi. Come ha spiegato tutto dipenderà dalla capacità di risposta dell’Unione attraverso le politiche che riuscirà ad attuare nell’immediato. Soprattutto in materia di innovazione e di investimenti, sia in generale, sia sulle nuove generazioni.