Se le borse europee fossero un mare, vedremmo una distesa d’acqua piatta e silenziosa, dove nulla succede. È la settimana della prudenza e della calma, prima della tempesta, forse, di giovedì e venerdì, quando i due presidenti, quello cinese e quello americano, si saranno finalmente incontrati. Tutto ristagna su un limbo, in attesa di capire se sarà guerra commerciale con il resto del mondo. Gli USA contro tutti sono il live motive degli ultimi tempi, ma già da un paio di settimane, le borse sembrano voler attendere gli eventi. Solo Wall Street si scatena, con un nuovo record per il Nasdaq, spinta dai dati sull’occupazione. In Europa, Milano chiude a -0,02%, Parigi a -0,18%, Francoforte a -0,53%. Sale invece Londra, di un misero 0,13%. Stasera i verbali della Federal Reserve, in pubblicazione, diranno qualcosa in più agli analisti, sul futuro del dollaro. Anche in Asia le borse sono apparse piatte, con Tokyo a +0,22%, e tutti i cambi valutari segnalano pochi movimenti.
Intanto la BCE ha cominciato a diminuire il QE e lo spread bund/Btp è sceso a 199 punti. Il petrolio risale leggermente, con la quotazione a 51,84 dollari al barile, e l’oro invece, segna un -0,72%.