Mario Draghi è sicuro: non si cambia linea al momento sui tassi di interesse. Il presidente della Banca Centrale Europea ha confermato nel corso di un incontro a Francoforte (ECB Watcher, N.d.R.) che lo “stimolo monetario” non verrà toccato, lasciando così come sono sia i tassi di interessi, sia ciò che riguarda l’acquisto dei titoli.
Per quanto l’Europa non sia cieca e sorda nei confronti di ciò che sta avvenendo al di fuori dei suoi confino, la politica monetaria della BCE attualmente sta funzionando in merito a quelle che sono le sue esigenze ed è questo che bisogna ringrazia per la “resilienza dell’economia dell’area euro negli ultimi anni“. Commenta nello specifico Mario Draghi:
La ripresa sta progredendo e ora sta acquistando impulso, anche se i rischi restano al ribasso. Nonostante questi miglioramenti, la dinamica dell’inflazione continua a dipendere dalla prosecuzione della nostra politica monetaria attuale, una posizione determinata dall’interazione fra i tre principali strumenti: i tassi, gli acquisti di titoli e la forward guidance su entrambi.
Ecco quindi che per ciò che riguarda i tassi di interesse verrà seguito l’ordine già stabilito dal consiglio: prima la fine del Qe, poi il rialzo dei tassi. Il punto, sostiene il Governatore della Banca Centrale Europea, è che non si è ancora arrivati al punto in cui la dinamica dell’inflazione è in grado di sostenersi da sola senza il sostegno della politica monetaria. E questo quindi presuppone eseguire delle scelte di un certo tipo, senza troppe polemiche e rispedendo al mittente quelle volte all’indebolimento della forza della BCE.