Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al Def ed alla manovra ed il tutto è stato ottenuto, secondo il premier Paolo Gentiloni, senza toccare eccessivamente le tasche degli italiani e senza aumentare le tasse. Qualcosa che in parte rassicura gli investitori e l’Europa ed in parte delude.
Come ha spiegato Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria all’Ansa, questa è una manovra che rappresenta un piccolo passo in avanti nel percorso che il paese deve fare per migliorare se stesso. Ma è anche troppo “piccola” a livello macroeconomico per creare grandi aspettative nel suo settore di competenza. Il riassunto di cilò che si otterrà? Una piccola crescita del PIL all’1,1%, il debito stabile ai livelli dello scorso anno ed un deficit che si assesta sul 2,1% grazie alle scelte intraprese per il rilancio dell’economia proprio come richiesto dall’Unione Europea alla quale il Governo si presenta con le correzioni giuste ma senza aumentare la tassazione.
I numeri precisi saranno resi noti nei prossimi giorni ed il Parlamento sarà costretto a prendere le decisioni giuste. Sottolinea il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan:
La manovra di aggiustamento dell’0,2% è un aggiustamento pienamente strutturale che realizza 3,4 miliardi di euro per il 2017 con un beneficio di aggiustamento nei prossimi, ottenuto con l’efficientismo della gestione tributaria, con misure di lotta all’evasione validate dall’Ue e con misure solo in parte di tagli di spesa. [Allo stesso tempo] il rapporto debito-Pil si stabilizza attorno al valore dell’anno scorso, i numeri saranno disponibili domani.
Numeri importanti se si pensa che si sono ottenuti nel quadro attuale di inflazione.