Nel periodo dell’austerità per tutti, i manager delle grandi banche sembrano essere esenti, nonostante molti di essi abbiano provocato autentici disastri, attirando però, anche le critiche di molti clienti e cittadini comuni. Così, i manager di Credit Suisse tentano di recuperare il feeling con l’opinione pubblica, e dopo aver annunciato aumenti per i propri manager fino ad un tetto di 77 milioni, come molte aziende, fanno dietro front, a pochi giorni dall’assemblea, che certificherà tra l’altro, un bilancio in rosso, un completo disastro. Così, nel tentativo di ristabilire un po’ di etica, l’Amministratore Delegato Tidjane Thiam, assieme al consiglio, hanno deciso che proporranno all’assemblea, un taglio sui bonus dell’anno passato e su quelli di quest’anno, pari al 40%. Erano stati soprattutto gli azionisti a criticare maggiormente l’aumento dei bonus, visto che saranno loro a pagare per il buco nel bilancio di quest’anno, causato da un accordo con gli Stati Uniti per fatti di molti anni fa. Una marcia indietro rispetto a quanto deciso nel mese scorso, quando i vertici della banca intendevano aumentare i bonus per “trattenere” i manager più talentuosi. Certo, i riferimenti non sono verso l’attuale crisi, ma da Credit Suisse arrivano almeno alcuni segnali etici, in modo che i manager paghino i loro errori.