Quando da giovani ci siamo nutriti di prodotti letterari, cinematografici e videoludici ispirati a George Orwell e più avanti al movimento cyberpunk di cui William Gibson è stato il più influente esponente, non credevamo si potesse arrivare così rapidamente a leggere notizie di geopolitica e di alta finanza così prossime alla trama di Neuromante.
Nessuno poteva minimamente sospettare che qualsiasi altra opera di fiction dove la trama verteva su un mondo dominato dall’elettronica e dalle cosiddette mafie dell’alta finanza, con hacker il cui potere diventava sempre più grande e centrale per stabilire le sorti economiche, finanziarie e sociali a livello globale.
Un conflitto fantasma determina la nostra economia?
Eppure le ultime notizie che arrivano da Stati Uniti, Cina, Russia e Turchia ci fanno meglio comprendere cosa è attuale e cosa resta nell’ambito della buona fiction e dell’espediente letterario e narrativo. In un mondo dominato da un sistema sempre più simile al Matrix, visto quasi 20 anni fa al cinema, tornano alla mente gli avvertimenti del caso Snowden. Da un punto di vista puramente accademico, oppure finanziario, bisogna comprendere che oggi l’importanza degli hackers, crackers e più in generale degli esperti informatici è divenuta cruciale, per quanto riguarda un investimento, sia esso di natura monetaria, oppure legata ad azioni, indici e materie prime. La correlazione tra l’informatica e i mercati finanziari è sempre stata notevole, fino dagli anni settanta, ma oggi tutto questo diventa sempre più eminente. Ogni tanto però sbuca fuori una talpa che denuncia l’irregolarità da parte dei governi di tutto il mondo e fa crollare il sistema perfetto in cui tutti credono, investitori e creditori che spesso attingono informazioni utili come nel caso di analisi trade.com . Pensate ad esempio agli scandali bancari che si sono susseguiti negli ultimi anni in Europa, e ancora di più a tutto quello che sta dietro personaggi ambigui come Putin, Erdogan e lo stesso Donald Trump, presidente statunitense pericolosamente in bilico tra il surreale e il complottismo di infimo livello che sta dettando la linea e caratterizzando la sua politica economica e internazionale.
Considerazioni geopolitiche
La presidenza Usa convive di fatto con scandali, attacchi informatici programmati e una sicurezza pressoché inesistente, nei fatti. Sugli attacchi informatici possiamo dire che si è detto tanto e forse anche troppo. Resta però da dire che al di là della buona fiction di qualità e delle trame prese in prestito da Black Mirror, Mr Robot e simili, le sorti dell’umanità e spesso di tanti posti di lavoro risentono in larga parte da questo tipo di cattiva gestione della cosa pubblica e dal proliferare di notizie inutili, cavillose ma spesso anche nocive per il sistema economico-finanziario e politico. La vittoria in Francia del neo presidente Macron, dovrebbe per il momento scongiurare questo tipo di problemi sull’Europa unita. Le parole espresse dal presidente BCE Mario Draghi, vertono su questo tipo di linea guida. Eppure, oggi più che mai fare investimenti direttamente dopo aver consultato siti di finanza e seguito il trend di Yahoo è il nuovo modello e modus operandi per un numero sempre maggiore di trader e di appassionati di economia. Quale sarà quindi il futuro in ottica di materia finanziaria e quali leader sapranno guidarci e ispirarci in questa complicata epoca storica?