Secondo il docente di Diritto del lavoro Luigi Marinucci, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, il governo avrebbe violato l’articolo 75 della Costituzione nella procedura di reintroduzione dei Vouchers. In un’intervista a La Repubblica, il professore universitario parla di “vicenda senza precedenti” e di “igantesca furbata”, con la farsa dell’abrogazione della legge prima, in modo da costringere la Corte di Cassazione a cancellare il referendum, e subito dopo la data prevista per la consultazione referendaria, una nuova legge, diversa, ma dagli stessi contenuti pratici.
Il professore ricorda come il governo o il Parlamento, nella Prima Repubblica, avanzavano proposte di legge alternative, per evitare i referendum, mentre questa nuova “soluzione” scovata dal governo, aggira la Costituzione. A testimonianza delle precedenti pratiche prima utilizzate, da altri governi, il professore ricorda la vicenda dell’indennità di liquidazione negli anni 80.
Per il professore non vi è solo un problema nel merito, ma innanzitutto nel metodo utilizzato dal governo, anche perché l’emendamento è stato inserito in un decreto legge con norme obbligate della Comunità Europea a cui il presidente della Repubblica non potrà rifiutarsi, trattandosi di una manovra correttiva fondamentale.
In questo modo è stato aggirato l’articolo 75 della Costituzione, che garantisce il confronto con il comitato referendario, uno dei depositari della sovranità popolare. Un atto anticostituzionale e antidemocratico di notevole gravità.