L’Antitrust ha il via libera ad Intesa SanPaolo per procedere all’acquisizione degli attivi e rami di azienda delle banche venete come da piano di salvataggio messo a punto. Decisione presa, sottolineano dall’ente, data la “comprovata mancanza di interesse all’acquisizione dei rami di impresa in oggetto da parte di altri operatori di mercato“.
E’ questa la motivazione per la quale, come leggibile del bollettino relativo, si pensa che l’azione stessa non pregiudichi l’assetto concorrenziale. Contemporaneamente, proprio oggi il decreto relativo a Popolare di Vicenza e Veneto Banca arriverà nell’Aula della Camera per la discussione generale dopo quello che da accordo tra i deputati si è rivelato un nulla di fatto in Commissione Finanze. Tra i vari nodi ancora in attesa di essere sciolti ve ne è anche uno presentato dal relatore del decreto Giovanni Sanga relativo all’ampliamento della platea dei risparmiatori dei due istituti veneti che possono accedere ai rimborsi delle obbligazioni subordinate.
Domani lo stesso sarà poi rinviato in commissione per essere completato senza che degli oneri maggiori cadano sui consumatori o su Intesa Sanpaolo. E’ proprio questo che dovrà fare l’esecutivo chiamato a valutare se le modifiche proposte da più parti rischino o meno di “rovinare” l’accordo firmato con Banca Intesa. Un esempio? Giovedì venne ritirata la proposta di modifica sulla possibilità per Banca Intesa di avere un anno in più per trasferire alle banche in liquidazione i crediti ad alto rischio acquisiti da Veneto Banca e Popolare Vicenza quando questi dovessero attività deteriorate perché a rischio di compatibilità con l’accordo. Non resta quindi che attendere domani pomeriggio per capire cosa accadrà.