L’Istat ha pubblicato i dati sulla povertà italiana che restano stabili. Non riescono a migliorare insomma le condizioni di molte famiglie italiane, 1 milione e 619mila secondo i dati, che restano nella povertà assoluta. Purtroppo i giovani continuano a stare peggio dei genitori, confermando l’inversione di tendenza degli ultimi dieci anni, mentre prima si segnava sempre un miglioramento generazionale. Poi le famiglie con il solo capofamiglia operaio, segnano un indice di povertà doppio rispetto alla media. Il milione e 619mila famiglie in povertà assoluta si traduce in circa 4 milioni e 742mila individui. Gli aumenti maggiori stavolta si sono registrati al centro, e tra i giovani, con alti numeri per quel che riguarda la disoccupazione giovanile, e soprattutto una compressione dei salari. La povertà aumento nelle famiglie con tre figli o più, e i dati Istat segnano un record, purtroppo negativo, per quel che riguarda la povertà dal 2005.
L’indice di incidenza sulla povertà assoluta sale dunque al 7,9%, con un aumento dello 0,3% rispetto all’anno precedente. Per le famiglie con tre o più figli, l’indice dell’incidenza sale al 26,8%, con 137mila coinvolte. Gli aumenti di povertà si registrano maggiormente al di fuori delle città, mentre diminuiscono con l’aumentare dell’istruzione.