Agcom minaccia multe pesanti per Vivendi: la società non può infatti tenere il “piede in due scarpe per ciò che riguarda due aziende come Telecom Italia e Mediaset: il suo comportamento in tal senso infatti viola le leggi italiane in materia.
Tutto ciò era già stato stabilito dall’Agcom lo scorso aprile ed era stato dato tempo al gruppo e quindi anche a Vincent Bollorè di prendere una decisione in merito a Telecom e Mediaset. Nella pratica erano stati dati due mesi di tempo per presentare un piano ancora non arrivato. L’Agcom ha visto finora venire presentate solamente bozze da parte di Vivendi che non corrispondono pienamente alle richieste. L’Authority non è rimasta a guardare e ha reso noto un breve comunicato:
L’Autorità ricorda che, in caso di inottemperanza all’ordine impartito con la delibera n.178/17/CONS, trovano applicazione le previsioni di cui all’articolo 1, comma 31 della legge 31 luglio 1997 n.249.
Questo significa che la proposta di Vivendi non è accettabile da un punto di vista legale e che se la situazione non verrà sistemata la stessa rischierà una multa che va dal 2% al 5% del suo fatturato e quindi una cifra che può passare dai 216 ai 540 milioni a seconda della percentuale decisa. La società francese ha fino ad ora operato delle scelte, tra Telecom e Mediaset molto “elastiche” e per niente risolutive soprattutto per ciò che concerne i diritti di voto nel caso delle assemblee straordinarie in entrambe. La serie di ricorsi al Tar presentati in materia poi, non hanno fatto altro che allungare i tempi.
L’Agicom si aspetta perlomeno l’uscita o un ridimensionamento di Vivendi in Telecom al di sotto della soglia del 10%: qualcosa che per il momento ancora non accadrà visto che lo scorso 31 luglio i francesi hanno consegnato all’ente un’integrazione della bozza di piano che mostra interesse di Vivendi ad agire su Mediaset al fine di eliminare la sua grande influenza. Questo allungherà, a causa dei controlli necessari, ancora una volta i tempi rendendo la multa di fatto più vicina.