Unicredit sta battendo ogni possibile aspettative: il piano di risanamento della banca sta mostrando ottimi risultati che non solo portando ad un trimestre con il botto ma fanno salire il titolo a Piazza Affari suggellando quello che si può definire senza paura di sbagliare davvero un buon momento.
La banca guidata da Jean Pierre Mustier ha preso negli ultimi mesi decisioni importanti e valide dismissioni per dare modo di rafforzare il capitale ed i frutti sono stati raccolti: il periodo aprile-giugno 2017 ha portato ad un utile netto di 945 milioni, in aumento del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2016. Numeri ben più alti dei 676 milioni previsti dagli analisti. I ricavi totali sono calati del 7,8% annuo a 4,86 miliardi, con margine di interesse a 2,65 miliardi (-0,7%) e commissioni nette a 1,51 miliardi (+7,6%) con un calo del 4,2% a 2,86 miliardi per ciò che riguarda i costi operativi. Il calo del 30% dei non performing loans è qualcosa da sottolineare. Essi sono scesi a 53 miliardi e quindi all’11 per cento del totale, con tasso di copertura costante al 56,3 per cento.Come ha spiegato l’AS nel corso di una conference call con le agenzie di stampa:
E’ stato un buon secondo trimestre. Questi risultati sono buoni, beneficiano di un contesto positivo ma la performance della banca è molto positiva e molto rassicurante.
E se i risultati vengono ancora trattenuti dall’“incidente” Pekao, nel terzo trimestre vi saranno voci relativi alla vendita di Pioneer. Insomma, numeri che fanno pensare come Unicredit con il suo piano di risanamento abbia visto decisamente giusto anche quando le decisioni prese non sembravano poi così “popolari”.