Il crack della Banca Marche ha terminato la sua fase investigativa e i Pm hanno richiesto il rinvia a giudizio per 17 persone, tra cui l’ex dg Massimo Bianconi e gli ex presidenti Michele Ambrosini e Lauro Costa.
Le richieste di arrivare al processo sono arrivate per i reati di bancarotta fraudolenta, ostacolo alla vigilanza e falso in prospetto. Il procuratore Elisabetta Melotti e i pm Andrea Laurino, Serena Bizzarri e Marco Pucilli, della Procura di Ancona, avevano fatto richiesta a luglio, ma solo oggi la notizia è trapelata ai media. L’udienza di rinvio a giudizio sarà tenuta entro 2-3 mesi. Solo l’ex vice direttore generale Leonardo Cavicchia, tra i 18 indagati, ha ottenuto l’archiviazione, e non dovrà comparire davanti al Gup, mentre Claudio Dell’Aquila ha ottenuto l’archiviazione per la bancarotta di Banca Marche, ma non per le accuse su Medioleasing, società per cui sono accusati anche gli altri indagati. Il rinvio a giudizio riguarda dunque Giuseppe Michele Ambrosini (ex presidente Bm), Paolo Arcangeletti (dirigente Bm), Giuseppe Barchiesi (dg Medioleasing), Massimo Battistelli (capo area crediti Bm), Giuliano Bianchi (Cda Bm), Massimo Bianconi (ex dg), Bruno Brusciotti (cda Bm), Lauro Costa (presidente Bm), Daniele Cuicchi (capo servizio commerciale Medioleasing), Franco D’Angelo (Cda Bm e presidente del collegio sindacale di Medioleasing), Stefano Gioacchini (Nucleo tecnico Medioleasing), Giuseppe Paci (capo concessione crediti Bm), Tonino Perini (vice presidente Bm), Marco Pierluca (Cda Bm e Medioleasing), Piero Valentini (presidente del collegio sindacale di Bm), Stefano Vallesi (vice dg di Bm e membro del Cda Medioleasing), e Dell’Aquila.