La BCE ha certificato la scomparsa di ben 700 banche dall’inizio della crisi. Secondo il rapporto di Bruxelles infatti, alla fine del 2007, data di inizio della grave crisi finanziaria, le banche erano 3.881, mentre a marzo di quest’anno, 3.154. Quasi 700 istituti di credito dunque, hanno chiuso i battenti a causa della grave crisi finanziaria, cominciata proprio in seno al settore bancario, anche se quello statunitense, e soprattutto per colpa dell’avventatezza di numerose banche, con la loro concessione sconsiderata di credito, avvenuta anche in Europa. Il rapporto della Banca Centrale Europea è naturalmente limitato all’Unione, ma comprende anche gli istituti di credito stranieri con residenza nella Comunità.
Nello specifico, c’è stato prima un piccolo aumento, raggiunto alla fine del 2008, con la presenza di 3.928 banche attive, e poi un calo, costante e deciso, che ha portato alla situazione odierna, che ancora perdura. Nonostante un rallentamento del calo infatti, nel primo trimestre di quest’anno, sono state 13 le banche a chiudere i battenti i Europa. In particolare, e come in tutte le crisi, sono i piccoli istituti a dover cessare l’attività, mentre i grandi gruppi, riescono quasi sempre a superare la crisi. Il rapporto certifica infatti che, al 2017, il settore è composto da 34 ‘grandi’ gruppi, 602 banche di ‘medie’ dimensioni e 2.518 ‘piccoli’ istituti, di cui, solo negli ultimi 9 mesi, 140 hanno chiuso.