Il rating del debito della Toyota Motor Corp. è stato tagliato dalla società Fitch Ratings: si tratta del primo declassamento negli ultimi dieci anni per quanto riguarda una azienda automobilistica, soprattutto a causa del calo delle vendite di automobili negli Stati Uniti, il quale ha portato a una drastica riduzione dei guadagni della compagnia asiatica. Fitch Ratings ha provveduto a declassare il debito della Toyota di due livelli, passando da AAA a AA, con prospettive negative per la società. Ciò ha avuto delle ripercussioni anche in borsa, dove il titolo della Toyota ha perso ben 4,6 punti percentuali, il maggior declino delle ultime due settimane. Il declassamento del rating del debito ha portato alla crescita dei costi dei prestiti per la compagnia giapponese, ostacolando potenzialmente la sua capacità di offrire prestiti a tasso libero al fine di aumentare le vendite nel mercato statunitense.
Tatsuya Mizuno, direttore di Fitch Ratings, ha così spiegato la decisione della società:
La Toyota sta subendo pesantemente la crisi globale del settore automobilistico. Gli sviluppi negativi in tale industria sono così forti e gravi che anche una delle migliori società come la Toyota non riesce a sostenere a lungo un rating del tipo AAA.
Il taglio alle valutazioni economiche della compagnia asiatica segue quello del 1998, quando la società Moody’s Investors Service ridusse il rating di lungo termine del indebitamento da Aaa a Aal.
Uno degli analisti di Moody’s, Junichi Yamaki, si è così espresso al riguardo:
Stiamo monitorando attentamente la Toyota e, in particolare, il mercato statunitense.
Lo stesso Yamaki non ha però voluto dire se il rating verrà modificato. C’è da sottolineare che il debito della società giapponese ammonta a circa 289 miliardi di yen e che probabilmente dovrebbe salire a 2,52 trilioni di yen per il prossimo anno: tutto ciò conferma le difficoltà della società in questo periodo e mostra come il declassamento sia stato inevitabile.