Non manca molto al 2 dicembre, giorno in cui si riunirà il CDA di Telecom Italia per discutere delle attività brasiliane e del piano industriale 2009-2011. Due incontri, uno di mattina e uno di pomeriggio, vedranno l’impresa ex monopolista italiana di fronte a scelte importanti per il proprio futuro. Al cda della mattina sarà esclusa Telefonica e l’argomento principale saranno i risultati e le prospettive di TIM Brasil dopo la recente riduzione delle previsioni per il 2008. Il pomeriggio invece si parlerà del piano industriale e potrebbero arrivare importanti novità. Si vocifera infatti che Telecom Italia stia pensando ad importanti cessioni di asset per reperire liquidità.
Le nuove risorse servirebbero a migliorare la posizione finanziaria del gruppo e a rendere possibili nuovi investimenti. Fonti citate da Il Sole 24 Ore parlano ipotizzano una cessione di TIM Brasil per una cifra vicina ai 7 miliardi di euro, oppure la cessione di una quota della rete fissa. Reuters parla anche di una eventuale cessione della rete mobile (quindi delle torri di trasmissione). Deve comunque essere sottolineato che TIM Brasil, rete fissa e rete mobile sono asset di primaria importanza per Telecom e che quindi in merito alla questione dismissioni la società si muoverà con i piedi di piombo. Sempre Il Sole 24 Ore indica come più probabile la cessione di Sparkle per circa 1 miliardo di euro.
Importanti novità arrivano anche dall’ Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. L’AGCOM ha chiesto a Telecom Italia integrazioni agli impegni presi in merito alla divisione Open Access. Entro l’8 dicembre infatti Telecom si è impegnata a rendere possibile l’accesso alla rete fissa da parte degli altri operatori. L’AGCOM ha chiesto trasparenza in merito ai costi, la creazione di un organismo di risoluzione delle controversie simile a quello presente in Inghilterra e nuovi investimenti per il passaggio alle reti di nuova generazione.
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