Il Fondo Monetario Internazionale si allinea alle previsioni del governo italiano e rivede al rialzo il Pil del nostro paese dello 0,2%. Quindi, dopo il Def, anche il Fondo analizza l’economia italiana portando le previsioni del Pil al 1,5% per quest’anno, mentre nel 2018 sarà, secondo Washington, del 1,1%.
La crescita italiana insomma, almeno per quest’anno, convince anche all’estero, ma comunque non allenta l’attenzione, visto anche il recente passato. L’Italia quindi aggancia la ripresa europea, americana e giapponese, ma non deve abbassare la guardia, tanto che il Pil del 2018 sarà inferiore, anche perché il sistema bancario non è ancora al sicuro, così come del resto anche la finanza mondiale, probabilmente drogata dai bassi tassi delle banche centrali. Infatti le borse europee sono caute, per alcune bolle che potrebbero profilarsi all’orizzonte, e per alcune riforme strutturali ancora non complete. Il Pil italiano è comunque lontano da quello mondiale, al +3,2% lo scorso anno, e al 3,6% quest’anno. Tutto grazie all’Asia, Giappone in testa, e alla Russia, che stanno trainando il mondo al posto dell’Europa e dell’America. A soffrire anche gli Stati Uniti, che risentono delle difficoltà di Trump nell’impostare la sua politica, che ancora non ha dato i risultati sperati, ma soprattutto ancora non riesce a mettere sul piatto la sua strategia.